Patologie

Insufficienza Cardiaca

L’insufficienza cardiaca (IC) o scompenso cardiaco è una sindrome clinica complessa definita come l’incapacità del cuore di fornire il sangue in quantità adeguata rispetto all’effettiva richiesta dell’organismo o la capacità di soddisfare tale richiesta solamente a pressioni di riempimento ventricolari superiori alla norma.

Secondo le statistiche, con l’invecchiamento della popolazione e l’incremento del numero di pazienti sopravvissuti ad un infarto del miocardio, l’incidenza dell’insufficienza cardiaca continua a crescere.

L’età costituisce una condizione di rischio molto importante, l’incidenza rimane bassa nelle persone tra i 40 e i 50 anni, mentre sale fino al 10% nei soggetti con età superiore a 75 anni.

L’incidenza di questa patologia è in netto aumento a causa dell’aumentata sopravvivenza in seguito ad infarto miocardico acuto e soprattutto della maggiore speranza di vita con allungamento della vita media.

L’invecchiamento (con conseguente degenerazione degli organi) fa sì che l’efficienza cardiaca diminuisca amplificando l’effetto di eventuali patologie. L’IC veniva coinvolta nelle cause del decesso “per cause naturali” ovverosia la morte per invecchiamento senza sintomi apparenti: in effetti quando la contrattilità cardiaca si riduce progressivamente, quale ne sia la causa, l’effetto finale è un ipo-perfusione degli organi vitali ed in particolare del cervello, del rene e del fegato con il progressivo deterioramento funzionale degli stessi sino, in taluni casi, al coma irreversibile per insufficienza renale acuta ed insufficienza epatica.

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