Patologie

Tumore del Rene

I tumori renali maligni rappresentano il 3% di tutti i tumori nell’uomo e l’adenocarcinoma del rene, o carcinoma a cellule renali, costituisce circa l’85-90% di tutti i tumori renali. Il suo sviluppo e le manifestazioni cliniche possono essere “capricciose”: nel 30% dei pazienti con questa neoplasia, infatti, la diagnosi viene fatta in base a sintomi non urologici. Il tumore del rene colpisce in Italia circa 8.500 persone ogni anno. Non si conoscono esattamente le cause che lo originano ma, grazie ai nuovi strumenti diagnostici, è possibile individuarlo ed intervenire precocemente.

Chirurgia mini-invasiva

La diagnosi precoce è fondamentale perché permette di trattare il tumore del rene in maniera conservativa (anche se, ovviamente, la terapia da adottare dipende da una serie di fattori tra cui la grandezza della massa e dalla sua posizione). Che significa? Che, diagnosticando il tumore quando è ancora di piccole dimensioni, è possibile intervenire senza l’asportazione dell’organo intero ma andando a rimuovere solo la lesione, preservando così la funzionalità del rene residuo. Inoltre, prevenzione e diagnosi precoce ci consentono di poter intervenire con moderne tecniche mini-invasivi quali la laparoscopia 3D e la chirurgia robotica.

Nei centri con dotazioni tecnologiche all’avanguardia – proprio come quello di Urologia a Villa Betania – è possibile essere sottoposti, qualora ci siano le condizioni idonee, ad interventi di chirurgia mini-invasiva, laparoscopica e/o robotica.

I vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale “a cielo aperto”? A parità di risultati oncologici, ridotte perdite ematiche, una convalescenza in ospedale di sole 48-72 ore, minor dolore postoperatorio, cicatrici molto ridotte e tempi di recupero più brevi, con un più rapido ritorno alla normale vita sociale.

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