Patologie

Tunnel Carpale

Vincolato da ossa e legamenti, il tunnel carpale è uno stretto passaggio che si trova sul lato palmare del polso; questo tunnel protegge il nervo mediano ed i nove tendini che flessori delle dita. La sindrome del tunnel carpale (STC) è una patologia che causa intorpidimento, formicolio (parestesie) e altri sintomi della mano e talvolta dell’avambraccio; la STC è causata dalla compressione del nervo mediano a livello del polso. Una serie di fattori può contribuire alla comparsa della sindrome, compresa l’anatomia del polso (nelle donne il tunnel è meno ampio rispetto agli uomini), patologie metaboliche (diabete) ed eventualmente un utilizzo eccessivo della mano (patologia da usura lavorativa); una frattura del polso può restringere il tunnel carpale e irritare il nervo, così come l’infiammazione risultante da artrite reumatoide. In molti casi, nessuna singola causa può essere identificata. Può accadere che una combinazione di fattori di rischio contribuisca allo sviluppo della condizione.

Quando intervenire?

Se si dispone di segni e sintomi indicativi di sindrome del tunnel carpale persistenti, soprattutto se i sintomi interferiscono con le normali attività quotidiane e disturbano il sonno. Se si lascia la condizione non trattata, può verificarsi un danno permanente al nervo mediano ed ai muscoli da esso innervati; pertanto i pazienti dovrebbero essere trattati il più presto possibile dopo aver iniziato ad avere sintomi. Il trattamento conservativo (non chirurgico) prevede riposo, tutore, terapia antinfiammatoria, fisioterapia. Se queste tecniche non offrono sollievo nel giro di poche settimane è indicato l’intervento chirurgico.

L’intervento chirurgico

Lo scopo della chirurgia del tunnel carpale è quello di alleviare la pressione sul nervo mediano sezionando il legamento trasverso del carpo al di sopra del nervo mediano. La chirurgia può essere effettuata con due diverse tecniche: a cielo aperto o con assistenza endoscopica. Bisogna discutere i rischi ei benefici di ogni tecnica con il chirurgo prima dell’intervento chirurgico. I risultati finali della tecnica endoscopica e della tecnica a cielo aperto sono simili. Entrambe le tecniche prevedono una piccola incisione sul lato palmare della mano, attraverso la quale il chirurgo procederà alla liberazione del nervo (neurolisi); nella tecnica endoscopica, una piccola telecamera viene introdotta attraverso l’incisione (più piccola rispetto alla tecnica a cielo aperto) per visualizzare il nervo ed il legamento.

Dopo l’intervento

Durante il processo di guarigione, i tessuti del legamento sezionato gradualmente cicatrizzano, concedendo più spazio al nervo mediano. In generale, si raccomanda di utilizzare cautamente la mano nel primo periodo dopo l’intervento chirurgico; la mobilizzazione delle dita deve essere eseguita da subito. Dolore e debolezza possono richiedere da alcune settimane ad alcuni mesi di recupero dopo l’intervento. Bisogna considerare che se i sintomi sono molto gravi prima dell’intervento chirurgico non possono andare via completamente dopo l’intervento chirurgico.

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